“Papà Gianpietro racconta la propria storia e quella di suo figlio
Emanuele.
Una testimonianza di vita, per cercare di condividere l’idea che non
solo possiamo sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà
della vita ci possono rendere migliori, perché quello che oggi sembra farci
cadere può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi”.
Questo è
il messaggio riportato dalla locandina che annuncia il ritorno al Teatro Pro
Loco di Borgosesia di papà Giampietro Ghidini, martedì 23 ottobre alle ore
20,45, ove sono attesi giovani, genitori, adulti, educatori, cittadini
interessati ad ascoltare la sua toccante conversazione che affronta la
relazione tra figli e genitori, i rischi delle dipendenze in generale, ma che
invita soprattutto a una qualità della vita che guardi ai valori essenziali e
fondamentali, evitando gli errori da lui commessi, quale padre “imperfetto”.
L’organizzazione della
serata, cui è stato concesso il patrocinio della Città di Borgosesia, è della Fondazione
“Federico Resegotti” con l’istituto Alberghiero di Varallo e la collaborazione
di tutti gli istituti superiori e comprensivi della Valsesia.
Emanuele a sedici anni,
dopo una serata con amici finita con assunzione di sostanze allucinogene, non
imbocca la via di casa, ma va verso il ponte sul fiume vicino casa a Gavardo
(Brescia) e si getta nelle gelide acque, terminando così la sua giovane vita in
quella notte del 24 novembre 2013.
Ma da quel tuffo fatale
di Ema non ha trionfato la morte. Da quella notte papà Giampietro ha cominciato
a girare l’Italia per parlare a giovani e genitori, per portare loro la sua
esperienza, per raccontare come è riuscito a trovare la forza di risorgere, per
trasmettere come sia possibile vivere la vita esaltandone gli aspetti migliori
e positivi. Egli vuole affermare come da
questo peregrinare stiano nascendo vita e amore, dimostrando che sia possibile
trovare un senso anche dal più grande dolore. In quattro anni, nei 1300
incontri realizzati, Giampietro ha
riempito saloni, teatri , palazzetti e spiagge di giovani e adulti, ove porta il suo
messaggio di vita, di speranza, che non si stanca mai di affidare alle
affollate platee e in particolare ai giovani.
La chiacchierata di
questo papà è coinvolgente, emozionante, tocca il cuore di giovani e adulti, di
tutti coloro che vogliono darsi un tempo in più per ascoltare. Nella sua
comunicazione trovano posto anche gli errori di un padre “imperfetto”, come ama definirsi senza veli, teso a
rincorrere carriera, successo e benessere. Il dialogo che instaura Giampietro è
rafforzato da un linguaggio familiare, appropriato, diretto, accattivante, che
esalta quel clima di condivisione e di empatia tra i diversi attori della
serata. Per approfondimenti visitare il sito www.pesciolinorosso.org
f.s.