Il 2017 ha visto svolgersi un
programma ricco di progetti a sostegno dell’arte del territorio e il 2018
porterà con sé un piano di nuove azioni, affiancato da uno speciale traguardo:
i 10 anni di attività. A.L.E.R.A.M.O. onlus ha infatti
terminato un anno intenso di eventi, mostre e progetti effettuando il bilancio
delle azioni svoltesi.
Nell’anno concluso è stato realizzato
il progetto “I Sentieri dello Spirito”
con le scuole del territorio presso il Santuario di Crea. Un programma giunto
alla sua nona edizione che ha coinvolto i più piccoli avvicinandoli alle belle
arti con una serie di laboratori culturali per creare l’interesse verso il
teatro, la musica, le arti pittoriche e grafiche e la parola, per suscitare
interesse ma anche per formare un pubblico futuro fruitore della bellezza
artistica. Il progetto è culminato con lo spettacolo presso il Teatro di
Moncalvo. “Le iniziative sono state
possibili – spiegano da A.L.E.R.A.M.O. onlus - grazie alle scuole e ai
dirigenti scolastici che hanno creduto in noi in questi anni e ancora ci danno
la loro fiducia, alla Fondazione CRT che da sempre ci offre il suo appoggio (nel
2016 anche la Fondazione CRAl ha appoggiato le attività), grazie ai volontari e
agli amici e soci che ci sostengono e al Comune di Moncalvo per il contributo
all’attività museale. Siamo soddisfatti? Si può fare di più e si può fare
meglio, ovviamente. Non sempre abbiamo la giusta considerazione per la nostra
attività da parte delle istituzioni. Il nostro lavoro culturale è ricchezza per
il territorio e lo dimostra tutto l’impegno profuso per dare rilevanza a un bene
pubblico di grande interesse culturale come il Museo Civico di Moncalvo, valorizzato dalla presenza di un gruppo
di giovani volenterosi e preparati e dalle mostre e iniziative culturali che si
sono realizzate.”
Quattro mostre di grande importanza
si sono infatti alternate nelle sale moncalvesi. La prima dedicata a una grande
artista vivente come Renata Guga Zunino
che ha offerto autoritratti incredibilmente evocativi in un caleidoscopio di
visi e corpi femminili che paiono rimandare a un’eco di misteriosi ritratti del
Fayum, di ieratiche icone bizantine, di sensuale sfrontatezza delle dame di
Fontainbleau, con impronte surrealistiche di Magritte e Delveaux, deve essere
visto solo suggestione formale. Successivamente un omaggio a un personaggio
molto amato a Moncalvo, Giorgio Piacenza
Dassu, cioè “da Superga” dove visse gli ultimi anni della sua vita, fu
industriale e artista. Nel 1949 frequentò lo studio del pittore e caro amico
Giulio da Milano che gli insegnò a dipingere ed a vedere le forme ed i colori. Un
grande successo di pubblico per la mostra successiva che per la prima volta
offriva un’ampia antologica di un pittore amato dagli astigiani, Giovanni Buschini (1924-1992) “il
pittore dell’arcobaleno” e così Angelo Mistrangelo definisce le sue opere
simbolico-surreali “reinventare una forma o un sentimento legato all’esistenza
umana”. E infine un grande omaggio a una famosa scrittrice ma che fu prima
pittrice Lalla Romano Monti (1906 –
2001). Raffaele De Grada così si esprime: “Non
è la prima volta che poeti illustri e scrittori vengono scoperti anche come
pittori. Ricordiamo, per tutti, il caso di Eugenio Montale, con le delicate
apparizioni di immaginiche fanno da sottofondo alla sua poesia. Ma Lalla Romano
non è stata e non è una illustre scrittrice che dipinge. Lalla Romano è stata
una vera e propria pittrice dalla giovanissima età dei diciotto anni a quella
di quaranta, quando ella ha scoperto la scrittura come fondamentale attività di
espressione.” Allieva di Felice Casorati lavorò a Torino, conobbe gli
ambienti artistici parigini e sino al 1947 le Gallerie torinesi le dedicarono
molte personali. La mostra ha presentato anche importanti inediti di quadri e
poesie. Accanto agli splendidi allestimenti sempre nuovi e sempre suggestivi
utili a coinvolgere i visitatori nell’atmosfera dell’artista quattro cataloghi
graficamente molto accattivanti opera dell’ingegno di Giancarlo Boglietti che
dona all’Associazione idee, creatività, energie e tempo.
Alcuni degli eventi collaterali
sono stati estremamente interessanti. In particolare, la presentazione del libro
sulle ipotesi della morte del grande Van Gogh scritto da Armando Brignolo e illustrato da Gino Vercelli o la mostra dei presepi artistici in ceppi di vite di
Gianni Ganora e Francesco Saluto, o la giornata
dedicata alla cultura ebraica che ha visto la partecipazione del gruppo
teatrale di Milani o il ricordo per il compianto maestro Marino Merlo, la presentazione del libro della professoressa Maria
Rosa Panté “La scienza delle donne” (edito Hoepli), nell’ambito delle
iniziative DonnaDonne. E poi
convegni e giornate di studio. Grande attività di progettazione con i compagni
di viaggio collaudati e in particolare l’Associazione
Paesaggi Culturali Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e il Circolo Culturale Marchesi del Monferrato.
Con entrambi alcuni progetti si concretizzeranno nel prossimo anno. Ma anche
nuove “amicizie” con la costituzione di un centro studi C.T.Mo.Mo. con alcune associazione e tra esse il Comitato Casale Capitale della Doc.
Il 2018 sarà innanzitutto un
anno di festeggiamenti per via del decimo anniversario dell’Associazione.
“Molte le iniziative per i nostri associati: si riprenderanno le proiezioni di film a loro riservate e
che erano state sospese a causa della calura oltre ogni sostenibilità dei mesi
estivi, in occasione dell’anniversario della promulgazione della nostra
Costituzione organizzeremo incontri
sulle 12 prime parole della Carta costituzionale nell’ambito del progetto DirittoNarrazione. Continueranno – precisano
da A.L.E.R.A.M.O. onlus - le mostre
temporanee al Museo e in particolare una dedicata al pittore di corte Pietro Domenico Olivero di fine ’600
che ha voluto rappresentare anche scene di vita comune con gente comune. Altra
mostra dedicata al grande Enrico
Paulucci del Gruppo dei sei di Torino. E nell’ambito
del progetto DonnaDonne altre due mostre dedicate a pittrici l’una cinese e l’altra iraniana. Grazie ovviamente al nostro
referente scientifico professor Alberto
Cottino e all’amica professoressa Giuliana
Romano Bussola. E ancora i progetti con i bambini e i ragazzi delle scuole superiori di primo grado che
verranno rinnovati e ampliati con l’intento di raggiungere l’obiettivo che ci
si era prefissi dieci anni orsono. E poi ancora progetti da immaginare e creare
per rendere il nostro Monferrato un luogo ove è bello vivere, un luogo che ci
faccia innamorare.”